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The Last of Us Creator Talks Sequel Strategy

Autore:Kristen Aggiornamento:Feb 23,2025

Al vertice dei dadi, Neil Druckmann di Naughty Dog e Cory Barlog di Sony Santa Monica hanno discusso del tema pervasivo del dubbio nello sviluppo del gioco. La loro conversazione di un'ora copriva le insicurezze personali, i processi creativi e le sfide dei sequel.

Una domanda sullo sviluppo del personaggio in più giochi ha suscitato una risposta sorprendente di Druckmann. Ha confessato di non pianificare i sequel in anticipo, concentrandosi intensamente sul progetto attuale. Spiegò il suo approccio a The Last of Us Part II : "Mi avvicino solo come" E se non riuscissi mai a fare un altro? "... Non sto salvando un'idea per il futuro". Invece, rivisita il lavoro passato, identifica elementi irrisolti e determina la traiettoria futura dei personaggi, a volte anche concludendo con la loro scomparsa. Ha citato la serie Uncharted come esempio, sottolineando il loro approccio iterativo a ciascuna puntata, modellando organicamente gli archi narrativi e del personaggio.

Neil Druckmann. Credito immagine: Jon Kopaloff/Variety tramite Getty Images

Barlog, al contrario, ha rivelato un approccio meticolosamente pianificato e interconnesso, confrontando il suo processo con una complessa commissione di cospirazione. Trova immensa soddisfazione nel collegare i progetti attuali alle idee concepite anni prima, nonostante abbia riconosciuto lo stress intrinseco e il potenziale di conflitti derivanti dall'evoluzione delle dinamiche di squadra e dal mutevole prospettive.

Druckmann ha ribattuto che tale pianificazione a lungo termine richiede un livello di fiducia che non possiede, preferendo concentrarsi su compiti immediati.

La conversazione si spostò sulle forze trainanti dietro la loro carriera. Druckmann ha condiviso un aneddoto sulla prospettiva di Pedro Pascal sull'arte come "il motivo per svegliarsi la mattina", un sentimento che ha abbracciato con tutto il cuore, nonostante le pressioni intrinseche e la negatività. Ha riconosciuto le sfide ma ha evidenziato il privilegio di creare giochi con individui di talento.

Cory Barlog. Credito immagine: Hannah Taylor/BAFTA tramite Getty Images

Provato dalla riflessione di Druckmann sul settore e dal recente pensionamento di TED Price, Barlog ha approfondito la natura insaziabile dell'ambizione creativa. Descrisse l'unità implacabile, la costante ricerca della "prossima montagna", anche dopo aver ottenuto un successo significativo. Questa ricerca incessante, ha sostenuto, è una caratteristica distintiva di coloro che sono sul campo, ostacolando spesso la capacità di apprezzare appieno i risultati.

Druckmann ha fatto eco a questo sentimento, ma con un tono più misurato, sottolineando l'importanza di creare opportunità per gli altri facendo alla fine facendo un passo indietro dal suo intenso coinvolgimento. Barlog, rispondendo scherzosamente alla prospettiva di Druckmann, si è concluso con un umoristico, "molto convincente. Ho intenzione di andare in pensione".